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firenze forma continua

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  • Il progetto

L’evoluzione della città

La storia urbana di Firenze e del territorio fiorentino è presentata tramite 20 fasi di sviluppo. Ogni scheda è composta da un testo – di cui fonti ed approfondimenti sono disponibili nell’archivio – e da una planimetria territoriale che supporta nella comprensione del tessuto urbano, nel suo rapporto con le vie d’acqua, con le aree verdi e con i borghi esterni; nei suoi cambiamenti ed espansioni, dagli insediamenti etruschi alla cerchia romana alle fortezze cinquecentesche, fino alle demolizioni ottocentesche, ai piani urbanistici della metà del ‘900 e all’attuale città metropolitana.

  • / 750 a.C.
  • / 59 a.C.
  • / 123 d.C.
  • / 394 d.C.
  • / 542 d.C.
  • / 978 d.C.
  • / 1150
  • / 1279
  • / 1296
  • / 1333
  • / 1436
  • / 1529
  • / 1565
  • / 1608
  • / 1737
  • / 1810
  • / 1865
  • / 1982
  • Prima di Firenze

    L'area dell'attuale centro di Firenze è già frequentata

    / 750 a.C.

    Attorno alla prima metà dell’VIII sec. a.C., poco prima cioè della fondazione di Roma, i resti di alcuni individui vengono seppelliti all’interno di vasi cinerari in una piccola necropoli posta al bordo dell’attuale piazza della Repubblica. Le tombe, fornite di semplici corredi funerari, rappresentano una prima testimonianza della permanenza umana in quest’area, forse già legata a qualche insediamento stabile e a un percorso di attraversamento dell’Arno.

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  • La fondazione di Florentia

    Cesare propone una legge agraria alla quale seguirà la fondazione di Florentia.

    / 59 a.C

    La lex Iulia agraria, proposta da Giulio Cesare nel 59 a.C., prescrive la distribuzione dei terreni dell’agro demaniale ai cittadini meno abbienti. Tra i terreni che vengono distribuiti ci sono quelli della piana ai piedi di Fiesole, bonificati e suddivisi in piccole proprietà durante gli ultimi decenni del I sec. a.C. La colonizzazione viene completata fondando in prossimità dell’Arno una nuova città, alla quale viene dato il nome di Florentia.

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  • La Florentia imperiale

    Florentia è attraversata dal nuovo tracciato della via Cassia

    / 123 d.C.

    La realizzazione di un nuovo tracciato della via Cassia, fissata da una fonte epigrafica al 123 d.C., sembra testimoniare l’importanza conquistata durante l’impero di Adriano dalla colonia, che adesso viene raggiunta e attraversata dalla via consolare. La nuova strada, parte di un itinerario che congiunge Roma con l’Italia settentrionale, favorisce l’incremento degli scambi commerciali e l’espansione urbana della città, che in questo periodo si espande e si dota di importanti edifici pubblici.

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  • La cristianizzazione della città

    Ambrogio consacra la chiesa di San Lorenzo

    / 394

    Raggiunta dalla fede cristiana, nel corso del IV sec. Florentia vede aumentare di importanza la comunità di fedeli, che iniziano a devolvere donazioni alla chiesa locale. Secondo la tradizione, quello della ricca matrona Giuliana serve a edificare la basilica di S. Lorenzo, fondata fuori le mura cittadine. La chiesa viene consacrata nella Pasqua del 394 da S. Ambrogio, invitato a Florentia forse per contrastarvi l’eresia ariana, imprimendo un nuovo indirizzo alla struttura urbana della città.

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  • La crisi nell’età delle invasioni

    Totila assedia Florentia

    / 542

    La Cronica di Giovanni Villani, scritta nella prima metà del XIV sec., attribuisce al re Ostrogoto Totila l’espugnazione e la distruzione di Florentia grazie ad azioni ingannevoli e crudeli. Villani mischia personaggi ed episodi storici diversi, concentrando nell’episodio di Totila – che in effetti assedia la città ma senza conquistarla – echi deformati dalla tradizione popolare di un lungo periodo di conflitti e di incursioni, che provocano la crisi della città e del suo impianto urbano.

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  • La città altomedievale

    Willa, marchesa di Tuscia, fonda l’abbazia di S. Maria

    / 978

    L’abbazia di S. Maria, cioè la Badia fiorentina, uno dei più antichi e importanti complessi monastici di Firenze, viene fondata da Willa, madre del marchese di Tuscia Ugo, assegnandole beni propri e proprietà erariali nelle sue disponibilità. La fondazione serve a consolidare il potere di Ugo nell’area fiorentina, ma al tempo stesso è parte del processo di capillare sovrapposizione di chiese e complessi ecclesiastici alla città tardoantica, che si svolge nell’Alto Medioevo.

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  • La rinascita urbana

    Viene costruita la lanterna alla sommità del battistero di S. Giovanni

    / 1150

    L’origine del Battistero – il «bel S. Giovanni» evocato da Dante nel XIX canto dell’Inferno – oscilla ancora, nel parere degli studiosi, tra l’età tardoantica e quella romanica. Sappiamo però che nel 1150 l’edificio viene coronato dalla lanterna, il piccolo volume a forma di edicola che getta luce all’interno. La raffinatezza della sua architettura e il ruolo che gli è riservato – unico fonte battesimale cittadino – fanno per secoli del Battistero il simbolo di Firenze e del suo orgoglio civico.

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  • Il boom

    Il cardinale Latino Malabranca pone la prima pietra della nuova Santa Maria Novella

    / 1279

    La solenne rifondazione della chiesa domenicana di Santa Maria Novella, che sarà una delle più grandi chiese di Firenze, testimonia l’importanza rapidamente raggiunta nella vita cittadina dai Predicatori e dagli altri ordini mendicanti. Le loro chiese divengono le nuove emergenze monumentali della città medievale, piazze coperte capaci di accogliere folle di fedeli, e alla cui ombra vengono attirate masse di nuovi cittadini che determinano lo sviluppo urbano ed economico delle aree circostanti.

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  • I grandi interventi pubblici

    Inizia il cantiere di S. Maria del Fiore

    / 1296

    La fondazione della nuova cattedrale, destinata a sostituire l’ormai inadatta chiesa di S. Reparata, si colloca al culmine di una fase cittadina molto vitale. Nonostante le lotte distruttive tra le opposte fazioni politiche – tra Guelfi e Ghibellini, e tra l’élite aristocratica dei Magnati e i ceti artigiani dei Popolani – Firenze riesce a esprimere il proprio ruolo attraverso ambiziosi progetti pubblici. Quello di S. Maria del Fiore occuperà la scena cittadina per i successivi 140 anni.

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  • La resistenza della città alle crisi

    L’inondazione dell’Arno sommerge Firenze

    / 1333

    Il 4 novembre 1333, dopo giorni di fortissima pioggia e allagamenti delle campagne, l’Arno invade Firenze. Secondo il cronista trecentesco Giovanni Villani, il giorno dopo l’Arno si ritira «lasciando la città e tutte le vie e case e botteghe […] piene d’acqua e di puzzolente mota, che non si sgombrò in sei mesi», oltre a una duratura memoria del disastro. Il Comune reagisce, disponendo la riparazione dei danni e affidando a Giotto, nel 1334, la responsabilità dei grandi cantieri pubblici.

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  • La conquista di una nuova immagine

    Ha termine il cantiere della cupola di S. Maria del Fiore

    / 1436

    Dopo 16 anni di lavori, la cupola della cattedrale fiorentina trova finalmente compimento, realizzando il progetto lungamente accarezzato di costruire un’opera di dimensioni mai raggiunte dopo l’Antichità, che esprima le ambizioni di potenza cittadine. Leon Battista Alberti la celebra assieme al suo costruttore, Filippo Brunelleschi, descrivendola con una famosa immagine letteraria: «struttura sì grande, érta sopra e’ cieli, ampla da coprire con sua ombra tutti e’ popoli toscani».

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  • Tra Repubblica e Principato

    Firenze viene assediata dalle truppe degli Imperiali

    / 1529

    Nell’ottobre del 1529, dopo mesi di timori e preparativi che accompagnano il loro lento avvicinamento alla città, le milizie imperiali e quelle pontificie pongono Firenze sotto assedio. Numeroso ed eterogeneo, l’esercito degli assedianti occupa il piano e i rilievi circostanti la città facendo grande uso dell’artiglieria, in gran parte neutralizzata dalle fortificazioni predisposte nel frattempo. Queste opere modificheranno l’assetto di alcune parti della città, ma non basteranno a salvarla.

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  • La città del Principe

    Francesco dei Medici sposa Giovanna d’Asburgo

    / 1565

    Nel 1565 si celebrano le nozze del primogenito di Cosimo, Francesco dei Medici, con Giovanna d’Asburgo. Per festeggiare il matrimonio si realizzano architetture effimere e interventi duraturi, tra i quali il corridoio tra Palazzo Vecchio e Boboli. Giorgio Vasari lo costruisce nel giro di soli nove mesi, come elemento unificatore di un sistema architettonico a scala urbana e insieme come strada coperta elevata sulla città, dalla quale il duca può osservare il proprio dominio senza essere scorto.

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  • Scenografie urbane

    Si celebrano le nozze del principe Cosimo dei Medici con Maria Maddalena d’Austria

    / 1608

    Il matrimonio di Cosimo de’ Medici con Maria Maddalena d’Austria è l’occasione di solenni festeggiamenti, che si svolgono in una Firenze tramutata in un grande palcoscenico. La futura granduchessa arriva a palazzo Pitti percorrendo strade addobbate da allestimenti effimeri, e nei giorni successivi si susseguono ricevimenti e spettacoli. Teatri di molte rappresentazioni sono piazze e strade, e l’Arno tra il ponte a S. Trinita e quello alla Carraia, ormai uno dei punti centrali della scena urbana.

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  • Firenze nell’età delle riforme

    Francesco Stefano di Lorena diventa granduca di Toscana

    / 1737

    Alla morte dell’ultimo granduca mediceo, Gian Gastone, un accordo siglato tra le grandi potenze europee assegna il Granducato a Francesco Stefano di Lorena, marito di Maria Teresa d’Austria. La coppia fa il suo ingresso a Firenze due anni dopo, nel 1739, e si trattiene in città solo pochi mesi. L’evento è festeggiato con la costruzione dell’arco trionfale eretto fuori porta San Gallo, ma il distacco del nuovo granduca per la sua capitale si riflette anche nella politica urbana.

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  • La città tra Impero e Restaurazione

    Iniziano i lavori per la formazione del primo catasto geometrico-particellare della Toscana

    / 1810

    Napoleone estende anche al Granducato il progetto di realizzare un catasto geometrico-particellare, cioè basato sulla descrizione cartografica del territorio, di tutto l’Impero. I lavori, lunghi e complessi, si interrompono con la fine del dominio francese sulla Toscana, ma vengono ripresi dai Lorena e conclusi nel 1834. Documento straordinario, il Catasto Generale Toscano descrive la struttura urbana di Firenze in modo capillare, prima delle grandi operazioni urbane del secondo Ottocento.

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  • La capitale

    Firenze diviene capitale del Regno d’Italia

    / 1865

    La scelta di Firenze come nuova capitale del Regno d’Italia avviene in maniera improvvisa, a seguito della convenzione firmata con la Francia nel settembre del 1864. Nel giro di pochissimi mesi viene approntato il trasferimento degli uffici governativi da Torino e un piano per ampliare la città, troppo piccola per accogliere i burocrati statali e le loro famiglie. Firenze perde così le mura, che per secoli le avevano dato forma stabilendo il confine tra città e campagna.

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  • La crescita oltre i confini

    Vengono ampliati i confini amministrativi di Firenze

    / 1928

    Dopo l’annessione di una serie di territori esterni alle mura, avvenuta nel 1865 per consentire l’espansione della città divenuta capitale d’Italia, nel 1928 si procede al secondo grande allargamento dei confini comunali, che inglobano vaste aree dei comuni limitrofi. L’ampliamento segue lo sviluppo demografico e industriale della città, che tende a colmare lo spazio circoscritto dai rilievi collinari e a invadere in modo disordinato la piana a ovest del centro.

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  • Guerra e alluvione

    L'Arno sommerge Firenze

    / 1966

    Dopo giorni di maltempo, il 4 novembre 1966 l’Arno invade con le sue acque il centro di Firenze e molte zone della piana circostante. I danni al patrimonio urbano e a quello culturale della città sono ingentissimi. Il Crocifisso di Cimabue, sfigurato dall’acqua e dal fango nel cenacolo del convento di S. Croce, diventa il simbolo dello sfregio inferto alla città, ma anche della sua rinascita. L’opera è restaurata con tecniche innovative, e Firenze torna al centro dell’attenzione internazionale.

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  • Firenze Patrimonio Mondiale

    Il centro antico di Firenze è inserito nell’elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell’UNESCO

    / 1982

    Il centro antico di Firenze, a dieci anni dalla Convenzione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall’UNESCO il 16 novembre 1972, entra nella lista del Patrimonio Mondiale. L’inserimento riconosce l’eccezionale valore universale di Firenze, che la città ha il dovere di trasmettere alle generazioni future.

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